Asilo Infantile di Castelrosso San Giuseppe Cottolengo

Ieri
All’inizio del ‘900 Castelrosso, frazione di Chivasso, era un popoloso paese prevalentemente agricolo, con tanti contadini, qualche muratore e alcune persone benestanti.
L’idea di costruire un Asilo Infantile scaturisce nel corso di una seduta straordinaria,  in data  7 marzo 1908, del Consiglio d’Amministrazione della Società Operaio-Agricola di Mutuo Soccorso di Castelrosso, nella quale viene espressa sensibilità alle esigenze dei compaesani: infatti già da tempo si avvertiva  la necessità di una tale opera che desse “asilo” e assistenza ai bambini durante il lavoro nei campi dei genitori.
Tutti plaudono all’iniziativa e contribuiscono alla sua realizzazione, secondo le proprie possibilità economiche e capacità professionali.

In primis è il Cav. Giuseppe Maganza a donare il terreno in una zona centrale, ancora oggi localizzata nel cuore del paese, vicino alla Scuola Primaria, alla Secondaria di Primo Grado ed all’Oratorio; sarà il Castelrossese ing. Natale Chiavarino a redigere gratuitamente il progetto (tuttora esposto nell’ufficio segreteria) e ad assumere la direzione dei lavori.
Molti sono i muratori che offrono gratuitamente intere giornate di lavoro e che con i capi-famiglia, in maggior parte contadini, scavano le prime fondamenta.
Dal Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo, interpellato per lavori di ristrutturazione riportiamo parte della relazione (prot. 405/2016) che ne decreta il vincolo storico-architettonico:
… si ritiene che il complesso rivesta interesse culturale particolarmente importante ai sensi dell’ art. I0, comma 3a), in quanto testimonianza documentaria di rilevanza locale della cultura architettonica stile “Novecento” che connotò, in modo quasi seriale, la realizzazione di edifici pubblici (asili, scuole, caserme, stazioni ferroviarie, municipi) a cavallo tra i secoli XIX e XX.
L’ edificio è complessivamente ben preservato nei sui caratteri principali di autenticità (strutture, murature perimetrali, coperture. prospetti, e negli elementi distributivi verticali e orizzontali) e seppur dall’ estetica sobria e severa risulta equilibrato e dignitoso.

La nostra storia

Ultimati i lavori nel 1913, a gennaio del 1914 il nuovo Consiglio di Amministrazione, appena costituito, decide di affidare la gestione del nuovo Asilo alle suore del Cottolengo di Torino
Il 13 aprile dello stesso anno ha luogo la cerimonia d’inaugurazione e quindi il 16 aprile l’asilo inizia la regolare attività di “Asilo Infantile” secondo la dicitura di allora.
Sarà il nuovo parroco, don Caserio, ad assumere la presidenza dell’Asilo, ruolo che ricoprirà per moltissimi anni, a incoraggiare e sostenere tutte le iniziative riguardanti la nuova attività.
Con il passare degli anni, l’edificio viene rinnovato ed ampliato; viene inoltre utilizzato per mansioni non rivolte esclusivamente alla custodia dei bambini, quale ad esempio, usufruendo del salone, l’allestimento di un laboratorio per corsi di ricamo, taglio e cucito per ragazze e madri di famiglia.
Negli anni ‘30 (il 29 Ottobre 1931) l’Asilo viene riconosciuto a livello istituzionale ed eretto in Ente morale IPAB (Istituzioni Pubbliche di Assistenza e Beneficenza), istituzione di sostegno alla parte più fragile della comunità. Nel contempo, nei terreni liberi a fianco all’asilo, viene costruito il plesso delle Scuole Elementari (attuale Scuola Primaria) che negli anni ‘70 sarà sopraelevato per ospitare la Scuola Media e negli anni ‘80 nel cortile antistante saranno edificati la palestra e alcuni locali sotto-palestra.

In questo contesto l’Asilo diventa ben presto una struttura di fondamentale importanza e di incontro per tutto il paese e la popolazione, consapevole di questo, continua a sostenerlo in tutti i modi e con i mezzi che ha a propria disposizione.
Nel 1959 è un altro grande benefattore, don Firmino Golzio, a donare all’asilo il fabbricato di sua proprietà sito all’angolo tra via S. Rocco e via Sant’Antonio, attualmente concesso in locazione (ha ospitato nel tempo la tabaccheria/cartoleria e successivamente la banca), contribuendo in tal modo ancora oggi al sostegno economico dell’asilo.
Nel 1962 Castelrosso ha un nuovo Parroco: è don Nicolao Averono, per tutti “Don Nicolino”; viene eletto Presidente dell’Asilo nel 1964, incarico che ricopre sino alla morte avvenuta il 7 novembre 2013.
Da buon amministratore è negli ‘60 che, con il contributo di tutta la popolazione, amplia l’offerta formativa del paese facendo costruire sul lato ovest dell’Asilo il complesso dell’Oratorio, fiore all’occhiello di Castelrosso, che dagli anni ‘70 ospiterà la Scuola Professionale, oggi molto frequentata e gestita dalla Scuole della Carità Arte e Mestieri.
Sempre negli anni ‘70 all’edificio dell’oratorio vengono apportate consistenti modifiche, per ospitare la prima classe di Scuola Media, in attesa che venga realizzata la sopraelevazione dell’attuale plesso della Scuola Elementare.

Intanto nel vicino Asilo Infantile la presenza costante delle Suore, operative sino a pochi anni fa, che con amorevole cura hanno aiutato a crescere generazioni di castelrossesi, ha dato i suoi frutti: tutti hanno offerto qualcosa per l’Asilo, ma tutti hanno ricevuto molto di più e ne sono profondamente legati.
Purtroppo però la scarsità delle vocazioni costringe nel 1983 il nostro Asilo, come altri della zona, a dover rinunciare alle Suore del Cottolengo, ma la Divina Provvidenza e la tenacia di don Nicolino, parroco, portano a Castelrosso prima le Suore Domenicane Docenti dell’Immacolata Concezione e successivamente le Suore Oblate dei SS Cuori di Gesù e di Maria.
Tutte le religiose che hanno operato all’Asilo, dalla prima Superiora sino all’ultima Suor Guadalupe, oltre ad essersi dedicate con abnegazione alla crescita e alla formazione dei piccoli, hanno saputo essere lievito nella Comunità Parrocchiale che per questo ha sempre manifestato apprezzamento per la loro preziosa missione.
Il 6 Agosto 1992 la Giunta Regionale del Piemonte approva l’aggiornamento dello Statuto che mette l’istituzione al passo con i tempi.

Il nostro Oggi e Domani

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OGGI
Oggi infatti l’Asilo Infantile di Castelrosso si è allineato alle leggi in corso; dal 2010 l’edificio ha subito importanti lavori di ristrutturazione e di ammodernamento. Le suore sono state sostituite da qualificate insegnanti e personale laico e dal 2019, durante il periodo della pandemia da COVID, ha rivisto la propria organizzazione che ha mantenuto in parte anche successivamente.
Ha aggiornato il proprio Statuto ed ha assunto una nuova forma giuridica di ente senza scopo di lucro, quale Ente del Terzo Settore (con l’acronimo E.T.S. e iscritto nel registro nazionale nella sezione Altri Enti del Terzo Settore) che gestisce la Scuola dell’Infanzia paritaria San Giuseppe Cottolengo, associata alla FISM (Federazione Italiana Scuole Materne).
Continua a svolgere la sua funzione originale di formazione ed educazione dei bambini castelrossesi e dei paesi del circondario, aprendosi alle nuove esigenze delle famiglie con il prolungamento dell’orario di apertura e introducendo nuovi progetti ad orientamento didattico.
Essendo una istituzione laica in carico alla comunità Castelrossese, la gestione è affidata ad un Consiglio d’Amministrazione composto dal Presidente, eletto dai sette amministratori che a loro volta vengono eletti ogni cinque anni dai soci “azionisti”.
L’Asilo oggi come un tempo, mantiene un legame strettissimo con le proprie origini, il territorio e la cultura della comunità Castelrossese; può continuare a svolgere la propria funzione anche grazie all’impegno gratuito e alla dedizione di volontari che provvedono alle attività collaterali, quali: cura dell’orto e del pollaio didattico, manutenzione del parco, segreteria, contabilità, ecc.
Importante è anche il sostegno morale ed economico di tanti castelrossesi, affezionati ad una istituzione che li ha visti bambini e cresciuti, che con offerte e donazioni permettono un continuo miglioramento ed ammodernamento dello stabile.

Domani
Del domani non sappiamo nulla di come sarà, ma noi ce la mettiamo tutta per far continuare una istituzione tanto cara ai Castelrossesi, tanto preziosa per il territorio, con la speranza che in un prossimo futuro siano i bambini di oggi, che l’Asilo stesso avrà contribuito a formare e crescere, a raccontarlo e mantenerlo in vita.